domenica 6 gennaio 2013

CANOCCHIA

ORIGINE
Il suo nome scientifico è Squilla Mantis, ma è comunemente nota come canocchia (o cannocchia) di mare. Non solo, è detta pannocchia (o panocchia) e cicala di mare senza dimenticare il corrispondente termine dialettale che varia da regione a regione. Questo crostaceo popola i mari del Mediterraneo e dell’Atlantico Orientale fino a 200 metri di profondità, dove vive in gallerie scavate nei fondali uscendo solo la notte in cerca di cibo.
PROPRIETA’ EBENEFICI
Alimento ricchissimo dal punto di vista nutrizionale e molto digeribile, la canocchia di mare è particolarmente indicata nelle diete ipocaloriche in quanto povera di grassi e di calorie, ma a causa di un considerevole apporto di sodio è sconsigliata elle persone che soffrono di ipertensione arteriosa, disturbi renali, cellulite e ritenzione idrica. Costituisce un’ottima fonte di proteine nobili, vitamine del complesso B e acidi grassi polinsaturi (omega 3). Tra i suoi benefici vale la pena ricordare la capacità di accrescere la concentrazione, stimolare il buonumore e favorire la produzione ormonale. Insomma, molti validi motivi per arricchire la nostra tavola di questo salutare alimento.
CONSIGLI
Il momento indicato per acquistare le canocchie e gustarne le sue pregiate carni è la stagione autunnale subito dopo la pesca, quando la sua polpa è più consistente e contiene corallo, risultando così ancora più gustosa. Al momento dell’acquisto, però è bene assicurarsi che sia ancora viva e integra, poiché, proprio per la sua delicatezza, una volta pescata inizia un processo di disidratazione che porta allo svuotamento completo della polpa.
E in cucina? Qui il loro impiego è molto versatile, possono essere utilizzate infatti sia per primi che per secondi piatti. Potete scegliere di gustarle lessate, marinate o per chi desiderasse un sapore più intenso e deciso “in umido”, secondo l’originale ricetta proveniente da Chioggia (Ve).
È preferibile cucinarle intere per mantenere integra la consistenza e pulirle meticolosamente sfilando lentamente la polpa… Il segreto è tutto qua: richiede un po’ di pazienza e manualità, ma il risultato ne giustifica la fatica!

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