domenica 6 gennaio 2013

EUNUCHI

Perché nell’impero bizantino gli eunuchi ricoprivano alte cariche?

L’imperatore doveva affidare l’amministrazione statale e l’immenso potere che ne derivava a persone che non mettessero a repentaglio la sua autorità. Doveva, cioè, evitare che nascessero centri di potere a lui antagonisti. Motivo per cui alla corte di Costantinopoli le alte cariche statali venivano affidate agli eunuchi, giovani che erano stati evirati, cioè avevano subito l’asportazione di pene e scroto. Nella loro condizione non potevano generare eredi cui trasmettere gli incarichi ricevuti, e il potere ottenuto si esauriva alla loro morte.
L’eunuco più famoso fu probabilmente Narsete, il generale che guidò i Bizantini contro i Goti in Italia. Il periodo di massimo splendore di questa categoria di funzionari fu tra IX e XI secolo.
A quel tempo potevano accedere ai più alti gradi dell’esercito e della marina o diventare più stretti collaboratori del re.
Le origini. Utilizzare eunuchi a corte era un’usanza tipicamente orientale; già nel 535 a.C. rivestivano importanti ruoli politici in Cina. Diventare eunuchi garantiva un posto sicuro e alti guadagni nei palazzi imperiali o nelle case dei nobili. Così molte famiglie castravano i figli per presentarli a corte. L’operazione spesso veniva eseguita in casa con un rasoio affilato, olio di sesamo e noci moscate per curare la ferita. Al posto dei genitali si inseriva una cannuccia (una piuma d’oca come catetere.

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