mercoledì 15 agosto 2012

FESTA CON I MORTI

Messico . una festa "con" i morti
Il 2 novembre si mangia nei cimiteri,
si "puliscono" le ossa, si cambiano "i vestiti"
Giorno particolarissimo, nel Messico, quello dedicato al ricordo dei morti.
Per un popolo come quello messicano, abituato nei secoli alla tortura e alla violenza,
la consuetudine con la morte è un classico, una necessità e oggi una semplice realtà.
Così il 2 novembre si va a mangiare in cimitero, o si va a cambiar "vestito" ai defunti.
La cosa è meno vaga di quello che può sembrare. Non è che vanno magari accanto alle tombe o in una stanza del cimitero.
No, vanno proprio dove ci sono le tombe e, beati loro almeno in questo, godendo del tempo meraviglioso che gran parte del Paese ha, si siedono per terra vicino alle tombe e mangiano, in famiglia. A Pomuch, per esempio, ognuno tira fuori la cassetta di legno in cui ci sono i resti del proprio caro; pulisce le ossa una per una, cambia il "panno" che stava a custodirle con uno nuovo, ricamato con amore, di cotone fresco e bianco.
Poi si ripone la cassa. Ovviamente, la cosa ha assunto con l'andare del tempo un aspetto sempre più ampio e coinvolgente.
Per esempio: tutti i festoni di carta che vengono esposti per segnalare la festa un pò dovunque, nelle case e nelle strade, sono disegnati con scheletri, ossa e teschi; i dolcetti per i bambini, i biscotti e quant'altro hanno ugualmente la forma di scheletrini divertenti e colorati. Nella settimana prima della festa tutte le vetrine, anche nella capitale, hanno qualcosa "di macabro" (per noi), di festoso, per loro. Per esempio, i grandi magazzini espongono dei manichini che hanno addosso i vestiti di cui devono fare la pubblicità ma che sono... scheletri, in ossa e ossa.
Nella meravigliosa città di Guanajuato, in mezzo alle montagne a qualche ora di pullman a nord di Città del Messico, la festa è ancora più incredibile. Guanajuato ha un clima talmente perfetto da consentire la mummificazione spontanea dei cadaveri.
Ecco che i morti vengono appoggiati a terra e lasciati lì.
Quando sono mummificati viene compiuta una scelta: quelli più "belli" vengono trasferiti nel museo del "Pantheon", che è il cimitero, ed esposti alla curiosità dei turisti.
Il morto ammazzato ha ancora il coltello nel costato; la morta di parto ha ancora il feto ecc. In fondo, si tratta solo di cambiare mentalità, per un giorno. Ovunque si innalzano dei piccoli "altari" con la foto del morto, davanti al quale vengono posti i suoi cibi preferiti. 

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