Consigli per coltivarle sul terrazzo o in giardino
16 regole d’oro per le tue rose
La pianta correttamente legata al supporto rampicante cresce rigogliosa.
1 Una giovane pianta di rosaio rampicante, alla fine dell’anno successivo a quella in cui è stata messa a dimora, deve essere portata sempre al di sopra della gemma.
2 La stessa cosa deve essere fatta alla fine del secondo anno di vegetazione.
3 giunto al terzo anno di vita il rosaio, essendo diventato una bella pianta vigorosa, inizia ad avere bisogno di una equilibrata potatura.
4 Contemporaneamente bisogna tagliare tutti i rametti secondari, eliminare i fiori appassiti e la vegetazione eventualmente nata dalle radici della pianta.
Fissa così i rami alla griglia
5 Le legature alla griglia di legno si devono effettuare con gli appositi legacci di plastica nei punti “chiave” indicati in rosso nel disegno qui sopra.
Dopo la fioritura, taglia
6 Appena gli steli floreali non hanno più boccioli, ma solo fiori sfioriti, si devono tagliare a circa due terzi della lunghezza, al di sopra di una gemma.
A fine inverno, via il legno vecchio
7 Alla fine dell’inverno si elimina il legno vecchio con un netto colpo di forbici nel punto di intersezione del giovane getto lungo.
Appena germogliano, spuntali
8 Per fare in modo che i giovani e lunghi virgulti “maturino” bisogna cimarli durante il ciclo vegetativo a circa 35-40 cm dall’apice.
In agosto metti la torba
In agosto i rosaio deve riposare. È un riposo estivo che, in maniera ridotta, ripete quello invernale: l’attività vegetativa si riduce al minimo per poi riprendere alla grande.
Ecco come fare:
9 Innaffia molto la pianta, coprila con uno strato di torba umida, mettila all’ombra e non bagnarla per una settimana.
10 Nella seconda settimana innaffiala poco.
11 Nella terza rimuovi i terriccio, concimala, bagnala normalmente e accorcia gli steli, tagliando sopra le terza coppia di foglie.
Come e quando piantarle
È possibile mettere a dimora le piante da metà ottobre a metà aprile.
12 Scegli una posizione in cui non sono mai stati coltivati dei rosai. Se non puoi farne a meno, cambia la terra per almeno 40 cm con dell’altra presa anche vicino purché non sia stata a contatto con delle rose.
13 Fai una buca di 40x40 cm e mescola alla terra del letamino. Accorcia le radici, distendile, e taglia i rami: non devono superare i 25 cm .
14 Interra verticalmente la pianta in modo che il punto di partenza dei rami (innesto) venga a trovarsi 2-3 cm sopra il livello del terreno.
16 Quando il terreno ha assorbito tutta l’acqua, ammucchia della terra fine sui rami che sbucano, fino a coprirli per 2/3 della lunghezza.
È il momento di piantarne di nuove ed ecco qualche consiglio per non fare un acquisto sbagliato. Se avete poco spazio orientatevi su una rosa rampicante: si svilupperà in verticale e non vi costringerà a fare lo slalom per passare. Se invece avete molto spazio potete optare, per esempio, sulla grande famiglia delle rose inglesi, che hanno grandi fiori bellissimi e profumati. Al momento dell’acquisto controllate che si tratti di una pianta sana, e cioè che non presenti delle macchie, buchi o decolorazioni sulle foglie, come pure abbia una base bene legnosa. Un requisito indispensabile per coltivare rose in terrazzo è quello di potere assicurare loro almeno una mezza giornata di sole. L’esposizione ideale è est-sudest. Trapiantate la pianta in un vaso che sia il più profondo possibile, in fondo al quale bisogna mettere uno strato di argilla espansa o di ghiaia alta almeno tre dita. Quando al terriccio, va bene quello universale. Date la preferenza a un vaso di plastica: quelli di terracotta trattengono il calore e in questo modo rischiano di cuocere le radici. Non utilizzate sottovasi oppure, se non potete evitarli perché altrimenti i vicini protestano, abbiate cura che l’acqua delle innaffiature non vi ristagni per più di tre ore: le rose detestano stare “con i piedi a mollo”.
Rose inglesi
Tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre è il momento giusto per concimare le rose inglesi. In questo modo la ripresa vegetativa, a primavera, sarà più rapida e rigogliosa e la fioritura abbondante e prolungata. Il fertlizzante migliore potete prepararlo voi, mescolando cento grammi di scorie Thomas, cinquanta grammi di solfato di potassio e magnesio e cento grammi di leonardite, una polvere di carbone. Si tratta di prodotti in vendita nei negozi specializzati più forniti e nei consorzi agrari. Praticate nel terriccio di ciascun vaso tre fori molto profondi e versatevi dentro la miscela di concimi. Quindi innaffiate bene.
Ricordatevi che…
- il vaso dei tulipani va tenuto all’aperto. Se riceve l’acqua piovana, va innaffiato solo dopo la messa a dimora dei bulbi e poi mai più.
- Le rose inglesi si adattano bene alla coltivazione in vaso, però devono essere innaffiate spesso.
Potatura delle rose
autunno
È il momento di potarle per stimolare la formazione dei rami nuovi sui quali avverrà la prossima fioritura. La potatura permette anche di rallentare l’invecchiamento della pianta. Di rose, però, ce ne sono tanti tipi e ciascuno va trattato diversamente. In quelle non rifiorenti )Galliche, Muscose, Centifolie, Damascene) vanno ridotti i rami principali di un terzo della lunghezza. Questi ultimi vanno invece tagliati a metà nelle rose rifiorenti (Portland, Moscate, Borboniane) e più drasticamente, togliendone cioè tre quarti, in Floribunde e Ibridi di Tea. Le rose inglesi, infine si possono potare a metà o di un terzo della lunghezza dei rami.
Quando innaffiare ora
Anche adesso, in inverno, bisogna bagnare le nostre piante, soprattutto quelle in vaso, che hanno poca terra e quindi possono assorbire acqua dagli strati profondi. Vanno bagnati i sempreverdi, che non sono mai completamente a riposo, e non i sempreverde a fioritura molto precoce, come per esempio calicanto e amamelide. Ma pure le altre specie, se coltivate in contenitore, devono essere innaffiate. Già a febbraio, infatti, le radici riprendono la loro attività con anticipo rispetto alla parte aerea. Per evitare la disidratazione dei tessuti, soprattutto delle gemme, bagnate le vostre piante di tanto in tanto, possibilmente nelle giornate soleggiate.
Come spolverare le foglie
Nella foto alcune foglie di Phobos.
Una operazione che allunga la vita delle nostre piante da appartamento, come il photus, consiste nel pulire le loro foglie: in questo modo, infatti, si favorisce una buona attività foto sintetica e si ostacola lo sviluppo di parassiti. Se le foglie sono grandi, le si può pulire con una spugnetta inumidita. Se invece sono piccole e se avete tempo, lavate tutta la chioma portando la pianta sotto la doccia.
- nelle giornate ventose le piante si disidratano, perciò è quanto mai importante innaffiarle
Nessun commento:
Posta un commento