Ingredienti
8 carciofi romani (“mamme” o “mammole”)
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
1 limone
1 bicchiere di vino bianco secco
1 tazza d’acqua
2 spicchi d’aglio
Mentuccia (non menta romana)
Sale e pepe
Cottura un’ora e mezza circa
Kcal 140 per ogni carciofo
Dosi 4 persone
Preparazione
Togliete ai carciofi le foglie più esterne più dure, quasi tutto il gambo, e spuntare con un taglio netto. Con un coltello ben affilato, tenuto un po’ inclinato, tornire il fondo in modo da dargli una forma conica. Via via che i carciofi sono pronti, strofinarli con un limone tagliato a metà perché non anneriscano. Allargare un po’ le foglie e introdurvi qualche fettina d’aglio, alcune foglioline di mentuccia (da non confondere con la menta romana, più forte di sapore e dunque non adatta), sale e pepe. Se piace, si possono anche aggiungere pezzettini di alici sotto sale, una volta dissalate.
Infine, collocare i carciofi in un tegame che li contenga diritti, sebbene c’è chi li mette a testa in giù, e versarvi il vino, l’acqua e l’olio. Salare e pepare, quindi mettere il coperchio e cuocere a fuoco basso: ci vorranno circa 40 minuti. Si possono fare anche al forno, già scaldato a 180°C , lasciandoli per poco meno di un’ora.
Si mangiano tiepidi o freddi e sono un ottimo contorno delle carni bianche oppure delle uova strapazzate. Si consiglia un vino bianco fresco oppure del rosso giovane.
Curiosità
Un medico inglese del Cinquecento curava il colera con bicchieroni di gin e foglie di carciofo; mentre nel Seicento, ai tempi di Luigi XIII il Giusto, il carciofo era adoperato per accertare le gravidanze, come d’altronde scriveva il botanico Durante: «A conoscere se una donna è gravida se le dia da bere quattro once del succo di carciofo e se lo vomiterà darà gravida.
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