Jeffrey Dahmer uccise e sezionò la sua prima vittima nel 1978 a 18 anni. Si ripetè nel 1987, poi mise in scena il suo rito necrofilo sempre più spesso: abbordava giovani ragazze, li drogava e abusava sessualmente prima e dopo averli strangolati. I corpi venivano mutilati e dissolti con acidi, ma conservava le teste e alcuni organi, congelati e in parte divorati. Ogni fase era documentata con foto. Finché il 22 luglio 1991, due poliziotti di Milwaukee (Ohio, Usa) intercettarono un giovane appena sfuggito al mosto. Dahmer fu ritenuto sano si mente e condannato a 957 anni di galera per 17 delitti.
Il 28 novembre 1994 fu assassinato da due compagni di prigionia.
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