Arancia Rossa di Sicilia Igp *
Valori nutrizionali
su 100 g di prodotto
La tabella sotto riporta la differenza tra le due varietà di agrumi sono uguali tranne la vitamina C inferiore rispetto a quella rossa
Alimento
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Acqua
g
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Zuccheri
g
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Fibra
g
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Energia
kcal
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Potassio
mg
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Magnesio
mg
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Vitamina A
(ret.eq.) ug
|
Vitamina C
Mg
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Arancia rossa
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87
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7,8
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1,6
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34
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200
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10*
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71
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90
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Alimento
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Acqua
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Zuccheri
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Fibra
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Energia
kcal
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Potassio
mg
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Magnesio
mg
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Vitamina A
(ret.eq.) ug
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Vitamina C
Mg
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Arancia
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87
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7,8
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1,6
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34
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200
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71
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50
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Curiosità
il frutto preferito dagli elefanti
il termine arancia proviene, attraverso l’arabo nerangi”, dal sancrito “nerang’a” che significa “frutto favorito dagli elefanti”.
Il prodotto
Dissetante e dietetica, ad alto valore nutrizionale e ricchissima di vitamine: queste le caratteristiche dell’arancia rossa di Sicilia, un prodotto unico e prezioso nello scenario frutticolo mondiale. La presenza di vitamina C, calcio, fibre, ma soprattutto antiossidanti (utilissimi nella protezione delle nostre cellule dalle aggressioni dei radicali liberi ed ottimi antitumorali), fanno si che le arance siciliane siano preziose per la salute, indispensabili per una corretta alimentazione ed ottime per il valore. La varietà Tre sono le varietà di arance siciliane pigmentate Igp (Indicazione geografica protetta), tutte prive di semi e con elevata resa in succo. Tre nomi per tre prodotti simili, ma non uguali: Moro, Tarocco e Sanguinello.
Come si produce Coltivata quasi esclusivamente nella parte orientale dell’isola, dove il clima e la natura vulcanica del terreno sono gli elementi di una condizione eccezionale, l’arancia rossa Igp è la sintesi perfetta tra elevata qualità e tipicità strettamente legata al territorio. Ed è proprio alle pendici dell’Etna (32 comuni a cavallo tra Catania, Enna e Siracusa) che l’interazione suolo vulcanico-clima dà alle arance rosse quelle caratteristiche organolettiche e salutistiche che ne fanno un prodotto unico al mondo.
Per produrre l’arancia rossa di Sicilia devono essere rispettate le regole dello specifico disciplinare dell’Igp. Il Consorzio A difesa di questo prezioso frutto è stato costituito il Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia Igp, che ha il compito di promuovere e valorizzare il prodotto.
A vigilare sulla corretta applicazione dei metodi di produzione e la società “Check Fruit”, un organismo di controllo autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole. Tra i compiti del Consorzio, anche la promozione per la diffusione e la conoscenza dell’arancia rossa di Sicilia in Italia e all’estero.
La storia L’arancia anticamente era un frutto molto diffuso nell’area mediterranea ed era utilizzato soprattutto per scopi ornamentali o religiosi. Considerata per lungo tempo simbolo di ricchezza e di prestigio, l’arancia si diffonde a livello popolare nel Sud d’Italia solo a partire dal XVII secolo, con l’arrivo degli Arabi, conoscitori delle sue proprietà dissetanti e dietetiche. Ma l’introduzione in Sicilia delle arance pigmentate si deve probabilmente ad un missionario genovese di ritorno dalle isole Filippine, così come descritto dal gesuita Ferrari (1646) nell’opera Hesperides. A partire dalla metà del secolo scorso, la coltivazione delle arance rosse ha via via assunto un ruolo sempre più importante nell’economia agricola siciliana, sia in termini di superfici investite che di produzioni ottenute.
Nel 2003 sono state raccolte oltre un milione di quintali di arance pigmentate circa il 60% della produzione regionale di arance.
Come tutti gli agrumi l’arancia è ricchissima di vitamina C. Con cento millilitri si assume il 65 per cento della dose minima giornaliera raccomandata di vitamina. Il frutto, però, contiene altri importanti elementi, come vitamina A, ferro, sali minerali, soprattutto fosforo e selenio, antocianine, sostanze dal potere antiossidante.
Buoni consumatori di arance, sotto forma di succo, dovrebbero essere: i bambini, gli anziani, chi è soggetto a malattie da raffreddamento (influenza, raffreddore, mal di gola) e i convalescenti; i fumatori: il vizio della sigaretta aumenta la necessità di vitamina C da parte dell’organismo, chi ha carenza di calcio, vitamina C o A. L’ideale è consumare la spremuta subito, appena pronta, perché la vitamina C tende a degradarsi piuttosto velocemente.
Dovrebbero rinunciarvi, invece, le persone che soffrono di reflusso gastroesofageo, di ernia iatale, di gastriti, di calcolosi renale, di allergia agli agrumi.
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