Barbabietola rossa
Considerata una radice a forma tondeggiante e colore rosso che diventa più accentuata dopo
la cottura in forno. Dopo la cottura la barbabietola viene sbucciata e affettata per contorni;
alcuni tendono impiegarla anche come ripieno dove il suo colore offre una tonalità particolare.
I Romani le usavano per preparare medicinali.
E facevano bene, perchè combattono i radicali liberi
Poco presenti sulle tavole degli italiani, le barbabietole rosse (“parenti” di quelle da zucchero) hanno una larga diffusione nell’Europa del Nord, dove vengono consumate al vapore, in insalata, in purea o come base per minestre. Di questa pianta, della famiglia Chenopodiacee, i Romani consumavano a tavola solo le foglie, mentre le radici venivano le utilizzate per la preparazione di alcuni medicinali.
E non a caso, perchè le barbabietole rosse, oltre a essere ricche di acqua, carboidrati, proteine e fibre. Contengono due sostanze, licopene e antocianine, che nutrono e proteggono le cellule dai danni dei radicali liberi, e quindi di invecchiamento.
Alimento Acqua Zuccheri Fibra Energia Potassio Magnesio Vitamina A Vitamina C
Alimento
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Acqua
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Zuccheri
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Fibra
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Energia
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Potassio
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Magnesio
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Vitamina A
(ret.eq.) ug
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Vitamina C
Mg
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Barbabietola rossa
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Amiche barbabietole
A rivelarlo è uno studio britannico, pubblicato sulla rivista Hypertension: bere ogni giorno un litro di succo barbabietola rossa aiuta a tenere sotto controllo la pressione arteriosa.
Gli effetti si riscontrano già dopo 60 minuti e durano per 24 ore.
All’origine di tali benefici, l’elevato contenuto di nitrati: a contatto con i batteri della lingua, questi si trasformano in nitriti, che agiscono positivamente sul livello della pressione.
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