lunedì 3 settembre 2012

VOGALONGA

Vogalonga, storia e folklore in laguna


L’Italia, ha sempre avuto un rapporto speciale col mare. Per la sua posizione geografica, per i suoi 8.000 chilometri di coste che si affacciano sul Mediterraneo, per la sua vocazione turistica. Sono infinite le motivazioni che hanno contribuito a far crescere l’attenzione dell’uomo italico verso il mare, già all’epoca dei romani e via via nel periodo medievale, al tempo delle Repubbliche marinare Amalfi, Genova, Pisa, Venezia. E proprio la città lagunare è dedicata, da oltre un quarto di secolo, la vogalonga.
Sul mare tra storia e folklore
La Serenissima fa da cornice a una delle più suggestive sfilate nel mare
Trentatre anni fa un gruppo di veneziani attenti alle problematiche ambientali, affinché giungesse alle autorità cittadine un invito ad attivarsi contro il degrado della città e per proteggere il “moto ondoso” in laguna dovuto al passaggio dei natanti a motore, hanno realizzato la prima edizione del Vogalonga, una manifestazione non agonistica che coinvolge barche la cui propulsione sia rigorosamente legata alla forza delle braccia.
L’invito fu accolto dagli organi d stampa locali, dalla società di canottaggio e dai veneziani cui stava a cuore la sorte della città dei dogi. Gondole, Caorline, Sàndali, sono le storiche imbarcazioni a remi che, in occasione della Vogalonga, vengono calate in acqua e sfilano tutte assieme per partecipare ai trenta chilometri di percorso del bacino San Marco si snoda per San’Elena, e poi costeggia le isole di Sant’Erasmo, Burano, Madonna del Monte e Murano. Una volta entrate in città attraversano Cannaregio e dopo la navigazione nel Canal Grande concludono la sfilata in piazza San Marco.
La Vogalonga rappresenta dal 1974 un punto fermo tra le manifestazioni veneziane.
Di anno in anno l’interesse
È cresciuto così come le iscrizioni che, nell’edizione 2007, hanno registrato 1.580 imbarcazioni con oltre 5.500 vogatori. Come da tradizione la regata prende il via al grido di «Viva San Marco», l’antica acclamazione delle gloriose galere della Serenissima cui segue oggi il colpo di cannone e che, assieme al tradizionale saluto dell’alzaremi, ufficializza la partenza. Il colpo d’occhio dall’alto del campanile è un’autentica festa del mare che nessuna altra città al mondo è in grado di offrire.
La partecipazione di rematori stranieri che ogni anno supera le aspettative: i “foresti”, come li chiamano da queste parti, provengono da Inghilterra, Ungheria, Francia, ma anche dalla Germania, dalla Svizzera e dagli Stati Uniti. Una moltitudine di colori diversi, uniti dall’amore per Venezia.

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