martedì 4 settembre 2012

GLUTINE

Niente farina nel piatto
Interessa mezzo milione di italiani
 ma solo uno su dieci lo sa:
dall’ultimo Congresso mondiale di Firenze
 tutte le novità sulla celiachia,
l’intolleranza al glutine che condiziona il
rapporto dei pazienti con il cibo
E’ difficile affrontare la celiachia, per una persona affetta, cioè da un’intolleranza permanente al glutine, una sostanza proteica contenuta in molti cereali tra cui grano, orzo, frumento, farro, segale ecc., che va di conseguenza completamente eliminato dalla dieta.
Addio quindi a pane, pasta, pizza, biscotti, ma anche merendine, torte e la maggior parte dei prodotti confezionati: rinunce sicuramente difficili per chiunque, ancora di più per un bambino, soprattutto nei momenti di socializzazione, per esempio durante le festicciole in compagnia degli amichetti. Eppure rispetto alla dieta gluten-free, è l’unico intervento che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute.
Caccia al colpevole
In alcuni soggetti geneticamente predisposti l’ingestione del glutine provoca una abnorme reazione immunologica a livello intestinale che causa la comparsa di importanti alterazioni della mucosa dell’intestino.
In pratica scompaiono (o meglio si atrofizzano e smettono di funzionare correttamente) i villi intestinali fondamentali per l’assorbimento delle sostanze nutrienti introdotte con l’alimentazione.
Quindi oltre al danno diretto che interessa i tessuti dell’intestino tenue, i celiaci devono fare i conti anche con il rischio malnutrizione, che può aprire la porta ad altri importanti problemi, tra cui anemia, perdita di peso, osteoporosi e, nel caso dei bambini, anche ritardo della crescita.
L’unico trattamento eliminare la causa
Per ridurre ed eventualmente eliminare i sintomi dell’intolleranza e consentire la ricostituzione dei tessuti intestinali danneggiati, l’unica soluzione è bandire completamente dalla tavola ogni alimento contenente glutine.
Se la dieta è rigorosamente rispettata e la malattia è solo all’inizio, secondo lo statunitense National Institute of diabetes, è possibile restituire all’intestino un funzionamento normale, con ricostituzione dei villi, nel giro di 3-6 mesi.
In adulti malati da tempo, la dieta riesce ad eliminare i sintomi in periodi più lunghi, fino a due anni.
Un altro stile di vita
Ma eliminare completamente dalla dieta il glutine, e quindi tutti i cereali che lo contengono, significa costringere le persone a vivere una vita diversa dal resto della popolazione generale, soprattutto in Italia dove imperano pasta e pizza e dove le occasioni di socializzazione sono quasi sempre conviviali e “mangerecce”.
Proprio perché consapevoli delle difficoltà e delle rinunce richieste ai pazienti celiaci, soprattutto ai bambini, gli esperti rilevano la necessità di una corretta educazione alimentare per il paziente e i suoi familiari, così da eliminare le fonti a rischio ma nello stesso momento assicurare un corretto apporto nutrizionale.
Quale dieta?
Se frumento, orzo, farro e segale (anche tutti i loro derivati) sono off-limits, i celiaci possono tranquillamente utilizzare altri cereali naturalmente con contengono glutine, come riso, mais, miglio, tapioca e soia.
Carne e verdure non danno problemi, a meno che nella preparazione di cottura non vengono contaminati dalla sostanza incriminata.
Negli ultimi anni diverse industrie alimentari hanno messo in commercio alimenti senza glutine sempre più gradevoli e diversificati: farine che sostituiscono quella di grano, pane, pasta, biscotti e pizza, dolci crackers e grissini, tutti rigorosamente gluten-free.
La disponibilità di questi prodotti permette al celiaco di seguire comunque una dieta bilanciata.
Ora anche diversi ristoranti specificano nei menù le portate consentite ai celiaci.
Con attenzione
Ma le attenzioni non sono mai abbastanza:
Cibi sì:
Tutti i tipi di carne, pesce, uova, miele e zucchero, burro, maionese, prosciutto crudo, latte, yogurt, formaggi freschi e stagionati, verdure, legumi, patate, frutta anche secca.
I cibi Off-Limits:
Insaccati eccetto prosciutto crudo, fritture e alimenti impanati, pasticcini, torte, cioccolato, biscotti, formaggi, salse, cereali (come frumento, segale, orzo, farro, spelta, kamut e triticale).
Attenzione alle bevande:
Rigorosamente vietati birra, whisky, vodka, gin, e tutte le bevande contenenti malto, orzo, segale.
E’ invece possibile consumare succhi di frutta, bevande gassate, tè, vino, caffè e bevande alcoliche in genere (tranne le eccezioni vietate).

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