venerdì 24 agosto 2012

INDIANI

Il dottor Eastman, che si era laureato in medicina all’università di Boston e aveva scelto di tornare a vivere nelle terre dei suoi antenati, rimase a sua volta ferito nella battaglia di Wounded Knee.
Ho visto le giacche blu infierire come belve senza risparmiare nemmeno i neonati, che vennero fatti a pezzi a colpi di sciabola, ha raccontato nelle sue memorie e quindi sono uscito da un cespuglio e li ho maledetti per quella barbarie mi hanno risposto che potevo considerarmi salvo perché ero mezzo bianco.
Il dottor Eastman fu il primo a organizzare la causa legale dei pellerossa contro i soprusi di Washington, la legge Dawes è stata fatta dai bianchi disse in un celebre comizio organizzato a pochi passi dalla Casa Bianca e sono proprio i bianchi che non intendono rispettarla. Verrà il giorno in cui la legge vincerà sull’arroganza della politica. Morì a 80 anni all’inizio degli anni venti, solo è dimenticato non da tutti. In sua memoria è stato fondato l’Indian Movement, per difendere gli interessi della popolazione dei pellerossa, il portavoce attuale dell’Indian Movement, Vernon Bellecourt, ha organizzato pochi anni fa la danza del Sole, un antico rito pellerossa e ha urlato a migliaia di indiani in circolo attorno a lui. Prima ci hanno portato via la terra, poi abbiamo scoperto che ci hanno rubato i nostri soldi. Ma anche tra noi indiani c’è chi ha studiato all’università e in particolare mi riferisco ai valorosi avvocati pellerossa che si sono organizzati in collegio e che hanno presentato al giudice federale i conti in sospeso. Nessuno potrà negarci ciò che ci spetta davanti alla storia e davanti alla giustizia degli uomini. Sappiamo che si tratta di una somma enorme. Ma in realtà si tratta di una piccola parte di quello che i bianchi ci hanno rubato in tutti questi anni. Non tutti gli indiani, che sono appunto oltre 240 mila in rappresentanza di 562 tribù, confidano nella giustizia di Washington e durante la danza del Sole qualcuno ha avanzato una mozione, promettiamo di votare il candidato alle prossime elezioni del 2004, il candidato presidente degli Stati Uniti che ci prometterà di fare giustizia.
La mozione è stata approvata all’unanimità. Per la prima volta anche gli indiani si sono sindacalizzati.
E a Washington sono in molti a tremare.

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