Romanizzati. Fu questa l’Italia che assistette all’irresistibile ascesa di romana. I popoli italici, spesso divisi tra loro, non seppero opporsi efficacemente alle mire espansionistiche della futura città eterna, sorta alla confluenza dei territori etruschi, latini e sabini. Molti, come gli Etruschi, tentarono di resistere, altri preferirono sottomettersi, altri ancora furono pacificamente assorbiti insieme alle loro tradizioni.
Roma, infatti, non impose la propria cultura, tanto che fino all’età imperiale (I secolo d.C.) Si parlò sia latino, sia altre lingue italiche. Ma la superiorità di forze dei nuovi padroni dell’Italia, alla lunga lasciò solo tracce casuali e sotterranee degli antichi popoli, che gli archeologici tentano di riportare alla luce.
Uno stivale affollato
Nella cartina i principali popoli italici tra VIII e IV secolo a.C.
Il tratteggio indica le zone di colonizzazione greca (Magna Grecia). Dall’iniziale varietà di etnie e lingue si arrivò, verso il II secolo a.C., a un’Italia tutta romana.
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