Prussia in origine questo termine indicava il territorio dell’Europa centrale in cui viveva una popolazione balcanica, i Borussi o Prussiani.
Nel XII secolo essi vennero sottomessi dai cavalieri teutonici, che imposero il cristianesimo e fondarono la propria capitale a Mareborg (oggi Malbork). Alla metà del XV secolo vennero sconfitti dalla Polonia, che si annesse la Prussia occidentale; quella orientale rimase ai cavalieri teutonici fino al 1525, quando Alberto di Hohenzollern rafforzò il Paese e ottenne dall’imperatore d’Austria Leopoldo I, nel 1701, la dignità reale: Federico I assunse quindi il titolo di re di Prussia. Il periodo di decadenza che ne seguì ebbe il suo culmine nella sconfitta subita da parte dell’armata di Napoleone nel 1806; con la pace di Tilsit il territorio della Prussia venne smembrato. Ma la guerra di liberazione successiva (1813-1815), la Prussia entrò a far parte delle potenze europee.
La fine. Sconfitta durante la Prima guerra mondiale, divenne la regione principale della repubblica di Weimar, e al suo interno dilagò il nazismo.
Cessò di esistere di fatto nel 1934, cancellata dai nazisti; dopo la sconfitta del Reich, il suo territorio fu smembrato con il trattato di Potsdam del 1945. metà della parte orientale andò alla Russia e il rimanente alla Polonia e, soprattutto costituì fino al 1990la Ddr (Repubblica democratica tedesca). Nel 1947, gli alleati ne sancirono la scomparsa.
Cessò di esistere di fatto nel 1934, cancellata dai nazisti; dopo la sconfitta del Reich, il suo territorio fu smembrato con il trattato di Potsdam del 1945. metà della parte orientale andò alla Russia e il rimanente alla Polonia e, soprattutto costituì fino al 1990
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