
Sana,nutriente, molto ben digeribile
La carne bovina per le numerose proteine di cui è ricca, per il ferro, per alcune vitamine è molto adatta a chi studia, pratica sport, lavora
Carne bovina e vai sul sicuro
Caratteristiche e composizione
Una collocazione prestigiosa nella nostra alimentazione, e non a caso: la carne bovina ha un ruolo fondamentale nella dieta di noi tutti per motivi tradizionali la cui giustezza è confermata dalle sue caratteristiche sana e gustosa. Passando dagli affetti, altamente positivi, alle cause, la carne bovina è anzitutto una fonte privilegiata (il 20% del peso) di proteine, cioè degli elementi “costruttori” indispensabili allo sviluppo e al mantenimento dell’organismo: le proteine della carne bovina sono di levato valore biologico, contengono, infatti, quegli otto aminoacidi detti “essenziali” che l’organismo non è in grado di elaborare e che, perciò, devono essere presenti nel cibo. Le proteine, quindi, ma non solo. La carne bovina ha un ottimo contenuto di ferro (3 mg per 100 g ) e questo minerale risulta facilmente assorbibile dall’intestino, più di quello contenuto nei vegetali. Tra le vitamine, è elevata la presenza della vitamina PP e delle vitamine B, dotate di funzioni varie che vanno dalla protezione del sistema nervoso alla formazione dei globuli rossi e alla protezione del fegato. Aggiungiamo che la carne bovina è ben digeribile (in media 3-4 ore) e assimilabile al cento per cento..
Un’alimentazione “integrata” e gustosa: il ruolo della carne bovina
Mangiare è un’attività quotidiana e potremmo anche dire che l’essere umano sa istintivamente (nel senso che risponde a dei suggerimenti e a delle sollecitazioni dell’organismo) come cosa mangiare. Teoricamente in realtà, quell’istinto lo abbiamo da tempo, in larga misura perduto. Disponiamo di un’ampia varietà di alimenti, ma, quando si tratta di decidere in che modo e metterli insieme per ottenere risultati ottimali sul piano nutrizionale, dobbiamo ragionarci sopra. Ed è opportuno farlo basandoci su dati precisi.
Se teniamo presente quali sono le sostanze base degli alimenti (proteine, idrati, carbonio, lipidi, vitamine, sali minerali, fibre), vediamo che un’alimentazione “integrata” si ottiene consumando nell’arco della giornata cibi diversi che, insieme, forniscono le forniscono tutte. Abbiamo visto che la carne bovina è importante per le sue proteine di levato valore biologico, per il ferro, che alcune vitamine, risulta soddisfacente il contenuto in lipidi (acidi saturi e polinsaturi). È quindi opportuno accompagnarne il consumo con alimenti che contengono idrati di carbonio (cereali), vitamine A e D, e calcio (prodotti lattiero-caseari), tuorlo d’uovo), vitamina C fibre (verdure crude e cotte, legumi, frutta). Questo perché un alimento che da solo sia veramente “completo” non esiste. Ma è agevole, e anche gradevole, accompagnare cibi, tenendo conto delle loro caratteristiche. In questo senso, la carne bovina si presta a delle “integrazioni” dieteticamente valide e gratificanti dal punto di vista gastronomico.
Gli allevamenti e la macellazione
La qualità della carne bovina è legata alla razza del bovino, quindi è ottenibile attraverso un’attenta selezione delle razze, tra le quali devono essere segnalate, fra le prime in classifica, le “grandi” italiane: Chianina, Marchigiana, Romagnola, Maremmana, Piemontese, senza dimenticare le altre (Podalica, Bruna, Frisona, Rendeva, Sarda, Modicana ecc.). meritano egualmente una menzione speciale quelle anglosassoni (Shorton, Hereford, Abardeen, Angus, North Devon) e le francesi (Charolaise, Limousine, Blonde d’Aquitaine). Bovini che forniscono, delle carni perfette per un’alimentazione sana e gustosa. Alla qualità genetica della razza viene aggiunta la qualità del sistema di allevamento, che va ad assicurare agli animali il rispetto di adeguate condizioni di vita.
La regolamentazione sanitaria dell’Unione Europea prevede la totale esclusione delle farine di origine animale nell’alimentazione del bovino che deve comprendere latte materno, ,atte artificiale, pascolo, cereali, vegetali, vitamine e sali minerali.
Il reg CE 1825/2000 stabilisce le modalità con le quali va garantito che l’informazione per il consumatore circa l’origine della carne sia corretta. Il percorso degli animali dalla loro nascita alla macellazione. Fino alla vendita al dettaglio della carne, è indicato da un’etichetta riportante i dati essenziali, Paese di nascita dell’animale, di allevamento, di macellazione.
Tipi di cottura
La carne bovina può essere brasata, stufata, arrostita, fritta, grigliata, bollita, cotta a vapore. Un’avvertenza che si deve ricordare è di non prolungare i tempi di cottura oltre il necessario, per evitare di far passare in soluzione vitamine e sali minerali.
Per quanto riguarda il bollito (contrariamente a un’opinione diffusa), la carne conserva la maggior parte del suo valore nutritivo; stufati e brasati richiedono una cottura lenta, i fritti e le carni saltate in padella trattengono i succhi all’interno e la cottura a vapore favorisce la conservazione dei sali minerali e vitamine. Inoltre la carne di vitello deve sempre essere cotta completamente, mentre bue e manzo possono essere consumati al sangue. Due avvertimenti la salatura della carne va affettata verso la fine della cottura e va evitata la battitura per ammorbidirla: è inutile e dannosa in quanto provoca la rottura delle fibre con conseguente perdita di succhi.
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