mercoledì 22 agosto 2012

POMODORO


Un pacco di pasta italiana su quattro è fatto con grano duro straniero e il 20% del concentrato di pomodoro usato per le salse (italiane) è cinese. Ma ci sono anche i marchi ad hoc: Pasta Milaneza, ma prodotta in Portogallo, o Bologna sauce – Trattoria Verdi di Bratislava.   
L’autunno è arrivato e nel vostro orto i pomodori non sono ancora maturi? Avvolgeteli (uno a uno) in un paio di fogli di giornale e dopo averli messi in contenitori sottovuoto, conservateli in uno stanzino buio o in una credenza, a temperatura ambiente. Controllateli ogni tre o quattro giorni, e alla fine saranno perfettamente maturi.
100 g di pomodoro contengono 20 calorie
Lo sapevi che…
Pomodori da spellare? Prima di cominciare, scottali in acqua, bollente per 2 minuti: l’operazione risulterà davvero molto più semplice. Vuoi fare ancora più in fretta. Mettilo nel forno a
microonde per 30 secondo: la pelle si staccherà con felicità. 
Per sbucciare facilmente i pomodori, farli prima sbollentare per 30 secondi in acqua bollente.
Il pomo del Perù è un frutto molto impiegato nella cucina italiana, specialmente in alcune regioni non esistono ricette che non richiedono il pomodoro.

Una buona insalata di pomodoro si ottiene con un frutto poco maturo con l'aggiunta di basilico ed origano; gradevole può essere la caprese, inoltre sono molte le ricette dove il pomodoro viene scottato per sbucciarlo oppure cotto seguendo le varie tradizioni.
Conserve di pomodoro
Sughi pronti, (5.750) mg per etto.
In un pomodoro da 200 g ci sono 188 g di acqua. 
Alimento
100 g di parte edibile
Acqua
G
Zuccheri
g
Fibra
g
Energia
kcal
Potassio
mg
Magnesio
mg
Vitamina A
(ret.eq.) ug
Vitamina C
Mg
Pomodoro
94
2,8
1,0
17
290
10
42
21

Le ricerche mostrano che chi mangia varie porzioni settimanali riduce sensibilmente le malattie cardio-circolatorie e i tumori al seno, alla prostata e all’intestino.
Contro i radicali liberi votatevi al pomodoro
Grazie al licopene che contiene, è un antiossidante naturale molto potente. Cento grammi al giorno aiutano a combattere le sostanze cause di molte malattie
Ø      1 Fa bene alla salute consumare abitualmente i pomodori? Certamente. Come tutti i tipi di verdura, anche i pomodori apportano vitamine, minerali e fibre e, inoltre, forniscono poche calorie; nel caso di pomodoro, dalle 16 alle 18 per ogni 100 grammi. Per di più, come quasi tutte le verdure (con la sola eccezione delle patate, delle barbabietole e delle zucche), hanno un altro pregio: non innalzano glucosio e insulina.
Ø      2 Quali sono i pregi? Apporta vitamina A (betacarotene) ed altre vitamine, quali la C, la B1, la B2 e la K; fornisce anche molto potassio. Ciò che lo caratterizza è la presenza di licopene che, in quantità più ridotte, si trova anche in altri alimenti vegetali di colore rosso, come l’anguria; anche il pompelmo rosa ne contiene. Il licopene aumenta la maturazione dei pomodori.
Ø      3 Quali effetti positivi ha il licopene sull’organismo? È un validissimo antiossidante, uno dei più potenti fra quelli presenti in natura. È. Insomma, un antagonista dei radicali liberi, causa o concausa di molte malattie.
Ø      4 È vero che è utile per i fumatori? Proprio le sostanze antiossidanti del pomodoro combattono una parte dei danni che il fumo determina nell’organismo, soprattutto contrastano i radicali liberi. Il fumatore, a ogni modo, non si deve illudere di poter annullare tutti gli effetti negativi del fumo mangiando pomodori!
Ø      5 È vero che protegge dall’infarto? Si, anche perchè impedisce l’ossidazione delle molecole di Ldl, il cosiddetto “colesterolo cattivo” che, una volta ossidato, innesca processi che sono alla base del deposito nelle arterie di quelle sostanze che le restringono.
Ø      6 Qual è la quantità quotidiana ideale da assumere? Se ne dovrebbero mangiare circa 100 grammi al giorno. Questo dosaggio, secondo alcuni diminuisce almeno il 35 per cento il rischio di tumori di tutti i tipi, ad esempio di quello alla prostata negli uomini.
Ø      7 Anche da cotto conserva le sue proprietà? A differenza di8 quello che succede con altre molecole (per esempio la vitamina C) che vengono denaturate dal colore, il licopene non è danneggiato dalla cottura. Alcune ricerche indicano che si assorbe una quantità maggiore di licopene se si mangia il pomodoro cotto, specie se contemporaneamente si assumono grassi. Insomma: in quello crudo c’è più vitamina C; quello cotto, invece, permette di assimilare più licopene.
Ø      8 Da dove arriva il pomodoro? Dai Paesi andini, il Perù e l’Ecuador. Per molto tempo fu considerato soprattutto una pianta decorativa e come tale importato in Spagna.
Ø      9 È vero che si pensava che i pomodori fossero velenosi? Proprio così. In effetti, il pomodoro acerbo contiene una sostanza, la solanina, che ha un certo grado di tossicità: con la maturazione, però, scompare del tutto. S cominciò a mangiarlo in Europa nel XVII secolo. La vera e propria coltivazione del pomodoro a scopi alimentari cominciò poco più di duecento anni fa. Si racconta che ancora nel 1820 si tentò di avvelenare Abramo Lincoln, presidente degli Stati Uniti, con una pietanza a base di pomodori. L’Italia è ora al terzo posto come produzione mondiale di pomodori (circa 5 milioni di tonnellate annue), concentrata in Puglia, Campania, Emilia-Romagna, Calabria e Sicilia.
Ø      10 Come nasce il suo nome? Il termine italiano ebbe origine dal colore giallo dei primi frutti che furono portati in Europa alla fine del Cinquecento a che non contenevano il licopene. Solo più tardi arrivarono quelli rossi. Secondo altri, il nome è una storpiatura della terminologia “pomo dei mori”, ossia “mela degli arabi”, di coloro che per primi portarono il pomodoro in Campania e in Sicilia.
Scienziati israeliani sono riusciti in una clamorosa modificazione genetica

Adesso il pomodoro sa anche di basilico

«Non è nocivo», dice uno dei suoi creatori «Presto sarà in vendita»
abbiamo creato il primo pomodoro che sa anche di basilico.
Si tratta di una novità che sarà presto messa sul mercato e che, a detta di ha provato ad assaggiarla, sarà davvero un prodotto gustoso. Per ottenere questo pomodoro speciale abbiamo dovuto incrociare il patrimonio genetico del pomodoro stesso con quello del basilico.
Ora abbiamo in mente di fare anche altri esperimenti: incrociare il pomodoro con la mentuccia e la citronella. Insomma, le coltivazioni del futuro potrebbero portare sulle nostre tavole alcuni sapori o crearne addirittura di nuovi.
Sono parole di un ricercatore israeliano, Yaron Sitrit dell’Istituto Ben Gurion di Scienze naturali che ha sede a Ber Sheva, in Israele.
«È un po’ diverso da quelli classici»
Ma procediamo con ordine e cerchiamo di comprendere come un pomodoro possa sapere di basilico senza che l’erba aromatica sia stata usata come condimento.
«Come siamo giunti a questo risultato», spiega Yaron Sitrit <<è semplice da descrivere, anche se poi, dal punto di vista lavorativo, è stata una sfida non da poco.
La procedura, comunque è la seguente. In primo luogo abbiamo studiato il patrimonio genetico del pomodoro, laddove per patrimonio genetico si intende quella sorta di libretto di istruzioni per cui da seme si sviluppa la pianta e poi il pomodoro quale frutto che tutti noi conosciamo, con le sue caratteristiche di colore, profumo e sapore. Poi abbiamo fatto lo stesso per il basilico, andando alla caccia di quella parte di patrimonio genetico dove è scritto come la piantana riesca a produrre il proprio caratteristico profumo. A questo punto, grazie a strumenti sofisticatissimi, siamo riusciti a prelevare dal patrimonio genetico di una singola cellula di basilico l’informazione genetica che trasmette il profumo. È l’abbiamo “agganciata” al patrimonio genetico del pomodoro».
Ovviamente un’operazione del genere non è riuscita al primo tentativo: «Ci sono volute molte prove per riuscire a trovare quali fossero le parti di patrimonio genetico del basilico da trapiantare in quello del pomodoro», dice Yaron Sitrit. «Ma siamo riusciti a trovare la giusta misura, il risultato è stato esaltante. Infatti abbiamo ottenuto dapprima le piantine di pomodoro dall’aspetto assolutamente normale. Poi abbiamo dovuto attendere che maturassero i frutti, prima di avvertire distintamente, nella serra dell’istituto, il caratteristico profumo di basilico. A questo punto sono iniziati gli studi per verificare se il pomodoro così trattato fosse mangiabile e non avesse sviluppato, nell’incrocio qualche sostanza nociva.
Solo dopo avere la certezza che il pomodoro geneticamente modificato era assolutamente sano, abbiamo avuto la possibilità di assaggiarlo».
«Che gusto ha provato?».
«Assaporando questo pomodoro speciale ho percepito immediatamente il profumo di basilico nel naso, mentre in bocca si è sprigionato il sapore dolce del pomodoro. L’aspetto del frutto è leggermente diverso da quello tradizionale, nel senso che il colore è un po’ più spento, ma per il resto non ci sono particolari differenze, se non, appunto, nel sapore».
«Quali saranno gli obiettivi commerciali che vi proponete di raggiungere dopo avere testato con successo questo primo esperimento?».
«Non abbiamo intenzione di commercializzare il prodotto in prima persona: siamo un’università e un ente di ricerca per cui non produrremo pomodori da vendere. Ma sappiamo che ci sono aziende interessate ai nostri studi e che potrebbero, in futuro, decidere di avviare una coltivazione intensiva di questo genere di prodotti».
«Quali altri progetti ha il gruppo di ricerca dell’Università Ben Gurion?».
«Realizzare pomodori in grado di avere anche altre profumazioni.
In questi mesi stiamo lavorando, così come abbiamo fatto per il basilico, per trovare quali siano le parti di patrimonio genetico da innestare nel pomodoro, di altre piante aromatiche. Abbiamo selezionato, per ora, la mentuccia e la citronella, piante aromatiche molto usate, qui in Israele, per insaporire i pomodori.
Forti dell’esperienza ottenuta con il basilico pensiamo di concludere queste ricerche in pochi mesi».
Ma i pomodori geneticamente modificati mantengono in tutto e per tutto le caratteristiche che li hanno resi apprezzati come cibo della salute, cardine della dieta mediterranea? Secondo alcuni, non sarebbe così: alcuni scienziati avrebbero infatti scoperto che il pomodoro così trattato perderebbe almeno una parte di alcune sostanze, chiamate licopene, che hanno straordinarie proprietà antiossidanti e che quindi svolgerebbero un ruolo fondamentale nella prevenzione di alcune malattie tra cui il tumore.
«Convinceremo chi non li mangia»
A questa obiezione gli universitari israeliani rispondono in questo modo: <<Non è nostra intenzione interferire nel normale consumo di pomodoro. Non ci aspettiamo che da tutti da ora in poi si mettano a mangiare pomodori geneticamente modificato. Però molte persone non mangiano pomodori in assoluto perché non ne gradiscono il sapore.
Questo potrebbe essere il modo per invogliarli a nutrirsi di un cibo che, altrimenti, non prenderebbero in considerazione.
Siamo convinti infatti che chi ama il pomodoro così com’è, non avrà bisogno di sostituirlo con altri tipi di pomodoro, elaborati in laboratorio. Potrebbe accadere una volta ogni tanto, per curiosità, o nella preparazione di alcuni cibi particolari. Ma non è sicuramente il nostro pomodoro al basilico che può rivoluzionare il consumo di pomodori a livello mondiale e quindi privare di importanti sostanze nutritive la popolazione.
In ogni modo, tutto è perfettibile: prima o poi potremo ottenere pomodori aromatizzati ma provvisti delle stesse caratteristiche nutritive di quelli normali. La ricerca, infatti, non si limita a questi primi risultati.
I benefici del pomodoro
Arriva l’estate, meglio approfittare e gustare uno degli ortaggi che ci regala questa splendida stagione.
A chi non li ama faccia uno sforzo e metta nella sua dieta giornaliera i pomodori. Ne vale davvero la pena visto che sono un aiuto contro il colesterolo e contro alcune forme tumorali.
Ma non finisce qui. Secondo uno studio dei ricercatori delle università di Manchester e Newcastle, il pomodoro mantiene giovane la pelle. Per avere questo risultato è fondamentale mangiare almeno due pasti al giorno a base di pomodoro: pasta al pomodoro e olio d’oliva, succo di pomodoro, insalata di pomodori.
In estate, cosa c’è di meglio?

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