
(vitamina B5)
Quello dolce fornisce 150 milligrammi di vitamina C ogni 100 grammi , oltre a vitamina A (specie la varietà gialla) e a betacarotene.
Quello piccante anche 220-230 milligrammi.
Alimento
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Acqua
g
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Zuccheri
g
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Fibra
g
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Energia
kcal
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Potassio
Mg
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Magnesio
mg
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Vitamina A
(ret.eq.) ug
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Vitamina C
Mg
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Peperone
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92
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4,2
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1,9
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22
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210
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11
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139
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151
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Con i peperoni il cervello invecchia meno
Mangiare spesso peperoni aiuta il cervello a rimanere in forma.
Lo rivela una ricerca condotta dagli esperti americani della Università dell’Illinois, a Chicago, e pubblicata sulla rivista di nutrizione Journal of Nutrition. Gli esperti hanno studiato in laboratorio sul cervello di un gruppo di topolini gli effetti di una sostanza, la luteolina, della quale i peperoni, con altri alimenti come carote, sedano, olio d’oliva, menta, rosmarino e camomilla, sono molto ricchi. Hanno così scoperto che negli animaletti che avevano ricevuto la luteolina il naturale processo di invecchiamento del cervello era rallentato. Questo accade, spiegano gli esperti, perché la luteolina fa diminuire i livelli di citochine, sostanze tossiche che, con il passare del tempo, sono prodotte nel cervello e che, giorno dopo giorno avvelenano i neuroni danneggiandoli in modo irrimediabile. È un ottimo motivo, concludono i ricercatori, per mangiare spesso i peperoni e, in generale, gli alimenti ricchi della preziosa luteolina.
Un piatto di peperoni. Uno studio spiega che mangiare questa verdura aiuta il cervello a rimanere efficiente.
Per spellare al meglio i peperoni: farli abbrustolire sul fuoco, chiuderli in un sacchetto di carta e ancora in una busta di plastica per dieci minuti in tutto, quindi pelarli e lavarli.
Peperone rosso
È ricchissimo di vitamina C, tanto da fornirne tre volte e mezzo più degli agrumi. Ha tanto potassio quanto quello della banana.
Grigliati, con la pasta o ripieni sono un must della cucina estiva
Poco calorici (22 calorie per 100 grammi ), sono i migliori alleati della pelle perché contengono le vitamine C ed E, utili per prevenire l’invecchiamento cutaneo.
La vitamina E, tra l’altro, è liposolubili, cioè si scioglie nelle parti grasse: per facilitarne l’assorbimento, quindi condisci i tuoi peperoni con un filo d’olio.
I peperoni in tutte le versioni, sono ricchi di preziosi nutrienti.
Un frutto di vari colori e formati, deve essere aperto per eliminare tutti i semi, e affettato sottile, trova largo impiego nelle insalate. Un migliore risultato lo si potrà ottenere arrostendo e sbucciando i peperoni. I peperoni sono, inoltre, impiegati in antipasti, salse, contorni: una gustosa
ricetta è il pollo ai peperoni. alla stessa famiglia appartengono i peperoni piccanti tanto cari a chi amano la cucina saporita.
Un po’ do storia: Denominazione comune di circa 30 specie originarie dell'America centrale e del frutto da esse prodotto, una bacca con numerosissimi semi che presenta differenze utilizzate per distinguere le varie specie l'una dall'altra. Dal frutto, che si può consumare crudo o cotto, si ricava la paprica, una polvere rossa molto piccante, largamente utilizzata in cucina come spezia. Da alcune specie di peperone coltivate a scopo alimentare sono state ottenute varietà ornamentali, come il Capsicum annuum fasciculatum, che ha frutti eretti formanti un piccolo mazzo terminale di colore rosso vivo; il Capsicum annuum abbreviatum, che ha piccoli frutti ovale-cordiformi; il Capsicum annuum grossum, che ha frutti oblunghi, larghi, troncati, di colore giallo o rosso. La specie Capsicum frutescens, detta peperone rabbioso, è una pianta perenne e di aspetto sub-legnoso da cui si ricavano salse piccanti come il tabasco.
Classificazione scientifica: il peperone appartiene al genere Capsicum della famiglia delle solanacee.
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