San Michele Arcangelo
Nell’Antico Testamento l’arcangelo Michele è il protettore del popolo di Dio e il suo nome, Mikaél (in ebraico “Chi come Dio?”), è usato come grido di guerra in difesa dell’Eterno. Nel Nuovo Testamento Michele diventa capo delle milizie celesti, il difensore della Chiesa. Secondo le parole dell’apocalisse: «Scoppiò una guerra in cielo. Michele e i suoi angeli combattevano il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per loro in cielo». Per questo l’arcangelo è raffigurato con la spada o la lancia in mano e spesso con il drago, personificazione di Satana, ai suoi piedi.
La prima apparizione di san Michele avvenne, sul Monte Gargano, in Puglia, intorno al 490.
Un ricco pastore era salito una notte sulla vetta alla ricerca di un suo toro che non era rientrato. Scovatolo accanto ad una grotta, il pastore gli scagliò contro una freccia, ma questi tornò indietro e lo ferì alla spalla. Venuto a conoscenza del fatto, il vescovo sal Lorenzo Maiorano ordinò un digiuno di tre giorni alla fine dei quali gli apparve l’arcangelo Michele, dicendogli di aver scelto per il suo luogo di culto la grotta indicata dal toro e dalla freccia. I cittadini non dovettero neppure consacrarla: vi trovarono già un altare pronto, ricoperto di un panno rosso, la croce di cristallo e un’orma di piede infantile su un masso.
Nel VI secolo vi fu costruito intorno il santuario di
Monte san’Angelo che divenne meta di pellegrinaggi nel Medioevo. Ancora oggi, ogni 29 settembre, vi si svolge la solenne festa del santo, che richiama folle di fedeli, i quali incidono le proprie iniziali o l’impronta della mano sulle pareti della grotta. Ma grandiosi sono i festeggiamenti anche nei comuni d’Italia di cui san Michele è patrono, come Cuneo, con la fiera e gli spettacoli pirotecnici, o Carmignano (Prato) con il palio dei ciuchi e le sfilate in costume medioevale, o all’estero come a Mont-Saint-Michel in Normandia. San Michele apparve, spada in pugno, anche a papa Gregorio I, durante una pestilenza a Roma, sulla cima del Mausoleo di Adriano, che fu allora chiamato Castel sant’Angelo.
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