«E vennero le morte undicimila / vergini… aveva ognuna, su le bianche stole / l’orma di sangue della sua tortura…/ Era, la prima d’esse, Ursula pura…». Così Giovanni Pascoli nel poemetto Suor Virginia ricorda il martirio di Sant’Orsola (o Ursula, alla latina, diminutivo di ursa, “orsa”, nel senso di “forte”) e delle sue compagne avvenuto – secondo una leggendaria Passio – a Colonia nel V secolo d.C. per mano degli Unni di Attila.
Poco si sa della vicenda storica della santa, forse di origine bretone, ma un’unica iscrizione nel Duomo di Colonia e la scoperta nel 1106 – sempre nella città tedesca – di un cimitero romano, hanno alimentato una leggenda che ebbe vastissima diffusione nel Medioevo, contagiando anche poeti e pittori.
Racconta la Passio che la bellissima principessa Orsola, per sfuggire ad un matrimonio non gradito, chiese ai genitori tre anni di libertà prima del grande passo e con dieci giovani compagne prese il mare, ben decise tutte quante a restare vergini per donarsi totalmente a Dio. Non si sa come, nella tradizione, ad un certo punto le fanciulle divennero 11.000 – forse per una cattiva lettura del numero romano XI che, se scritto con una lineetta sopra, indica appunto 11.000 - un vero e proprio esercito cristiano che, dopo aver lasciato le isole britanniche con undici navi, fu sospinto da una tempesta, alla foce del Reno.
Una volta a Colonia, un messaggero celeste ordino ad Orsola e compagne di recarsi in pellegrinaggio a Roma e così, traversate le Alpi e presa la Via Francigena (quella strada che da Canterbury menava a Roma), giunsero infine nella Città Eterna.
Qui ad Orsola si fa incontro Papa Ciriaco, un personaggio in realtà mai esistito, che si dimette per seguire le vergini quando queste decidono di tornare indietro e compiere il proprio destino: sacrificarsi per la fede cristiana. Arrivate a Colonia, sono subito sopraffatte dagli Unni che avevano conquistato la città e soltanto ad Orsola viene risparmiata la vita; Attila, invaghitosi di lei, la chiede in sposa. La giovane oppone un netto rifiuto preferendo morire insieme a Ciriaco trafitto dalle frecce dei barbari. Quando nel 1535 Sant’Angela Merici fondò a Brescia il primo ordine secolare femminile, lo pose sotto la protezione di Sant’Orsola e le giovani aderenti presero il nome do Orsoline.
Il 21 ottobre sono molte le celebrazioni che si tengono in Italia in onore della santa: a Filattiera in Lunigiana (Ms), borgo medievale sulla Via Francigena, canti popolari e “castagnata” invitano a visitare gli antichi ristori dei pellegrini, dove si dice avessero sostato anche Orsola e le 10.999 compagne.

Nessun commento:
Posta un commento